Mariagrazia,
certo, tra chiese, santuari, basiliche, abbazie, certose, conventi e monasteri a unirli tutti, si occuperebbe metà drl suolo italiano. Ma non mi dispiacciono affatto visto che costituiscono un eccezionale patrimonii artistico.
Tra i santuari avevo dimenticato di citare quello della Madonna delle lacrime di Siracusa. Tu immagina in un'area occupata dalle piccole case di un umile quartiere, un cono con enormi costoloni di cemento alto 74 metri, il tutto per custodire un piccolissimo quadro della Madonna. Di per sé è una bella opera di architettura moderna, ma calato in quel contesto è un mostro. Fu progettato da due architetti francesi, iniziato nel 1966 e ultimato molti anni dopo tra le polemiche.
Ma tornando ai ponti, di cui sei esperta visto che il Brenta ne conta numerosissimi, in Provenza ho visto il bellissimo Pont du Gard, un ponte ad archi su tre livelli, sul fiume Gardon, facente parte di un acquedotto romano.
Sempre in Provenza, ad Avignone, il legendario ponte di Saint Bènezt sul Rodano, di cui rimangono quattro arcate e la famosa canzone «Sur le pont d'Avignon».
Bene, ora che ho «pontificato» abbastanza, senza offesa per me, passo ai saluti, e vista l'ora tarda in cui leggerai questa nota, ti invito a leggere una poesia di Salvatore Di Giacomo.
Ciao, uocchie de suonno.
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